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Sanremo 2015: Il Festival più TRASH di sempre


Anche quest'anno su Il Gì Pensiero non possiamo fare a meno di commentare serata dopo serata la nuova edizione del Festival di Sanremo, edizione 2015. Abbandonati i fasti politically correct (e a tratti un po' radical-chic) di Fabio Fabio, in questa annata a traghettarci fra musica e parole sarà il Capitano di Rai Uno: Carlo Conti. Un conduttore diventato un vero e proprio asso onnipresente della Prima Rete: che ci sia da condurre un talent con i vip o il capodanno a Coumayeur, poco importa, Conti c'è. E porta a casa quasi sempre ottimi risultati. 

Il Pre-Festival 
Sanremo 2015 avrà sul web anche un Pre-Festival e, dunque, anche il mio blog non poteva esimersi dal pubblicare un pre-post: un articoletto in preparazione del Festival. Una chiacchierata sulla linea di partenza prima dello sprint. Non c'è molto su cui focalizzarsi a dirla tutta però, qualche piccola riflessione è d'obbligo. 

I 20 Campioni in gara 
Prima fra tutti la scelta dei 20 Campioni in gara (prima si diceva BIG, adesso questa dicitura sembra esser scomparsa). Il direttore artistico Carlo Conti ha ammesso di aver puntato ad un pubblico composto prevalentemente da famiglie e, per questo, ha preso di tutto un po': degli idoli delle ragazzine (Dear Jack, Lorenzo Fragola, Moreno, Nesli), delle voci d'annata (Nek, Raf, Marco Masini) e nomi con cui creare clamore (vedi i Soliti Idioti e Grazia di Michele ft. Platinette). Il vero fulcro di quest'annata del Festival è che sembra ci sia fin troppo poco clamore intorno alla manifestazione. 

Clamore e polemiche 
Non c'è nulla di male ma, per un evento nazional-popolare come questo, un po' di pepe ci sta sempre: anche questo, in fondo, è entrato a far parte della liturgia del Sanremo. Voi direte: "Eh ma per una volta che non ci sono polemiche ti lamenti pure?". E io vi risposto: "Sto parlando di clamore e non di polemiche". Perché, in barba a quanto smentito dal direttore di Rai1 Giancarlo Leone, le polemiche ci sono anche quest'anno. Eccome. 

Probabile e prevedibilissima è la polemica lanciata dall'AIART e da alcune associazioni catto-naziste circa la partecipazione di Conchita Wurst al Festival. "Un uomo che si veste da donna barbuta e che canta? Non sia mai!": avrà esclamato la signora Cozzolino di Brembate di Sotto (magari mentre da una occhiata agli ultimi risvolti sull'omicidio del momento su Canale5, da BaBBara d'Urso). 

Ritorna - puntuale come un orologio svizzero - la polemica sui compensi agli ospiti e al cast, quest'anno leggermente frenata: dalle manie di Emma Marrone che ha preteso "solo" 75mila euro a mò di rimborso spese per i suoi quattro autori personali presi dalle gabbie defilippiche (e chiamalo rimborso spese!); e dalla "minima spesa - massima resa" di Arisa, che fra gaffe e battutine sarà certamente l'anima della festa. 

E sempre a proposito del direttore di Rai1 Giancarlo Leone, benché fra ospiti e talenti i gara sembra ci si sia spesi veramente molto, in conferenza ha affermato di non voler puntare altissimo con i dati Auditel: "Facciamo 38% di share" ha esclamato. Un dato piuttosto mesto visto che non ci sarà alcuna concorrenza per cinque giorni di fila in tv. Oppure il Leone della Rai avrà voluto redarguirci al meglio sui risultati un po' scadenti di questo Festival... 

TRASHival di Sanremo 2015
Perché parlo di risultati scadenti? Perché sulla carta questo Sanremo 2015 sembra un grandissimo minestrone allungato ed allungato con tanta acqua di cottura. Sarà il Festival di Sanremo più trash di sempre! Fra il ritorno di PSY (che probabilmente duetterà con Gabriele Cirilli sulle note di "Gangnam Style"), Joe Bastianich (quello che "io muoro"), Al Bano, Er Viperetta Massimo Ferrero (che avrà l'ardire di cantare una canzone, come se già di per sé non fosse già tragi-comico) ed un parterre di ospiti definiti comici che suscitano tutto ma non una risata: Angelo Pintus e Giorgio Panariello.

Ma probabilmente è quello che i telespettatori  - drogati dalle gif di Tina Cipollare, meme ironici e hashtag a cazzus - si aspettano dal Festival. E dunque, va bene così: perché Sanremo è Sanremo... e fesso è chi non si sta zitto! (cit.)
Sanremo 2015: Il Festival più TRASH di sempre Reviewed by Gigi Gx on 12:24 Rating: 5

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