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Youtube Italia non è fatto per la gente per bene


Oggi voglio sconfinferare i lettori di questo blog con un titolo che per molto versi potrà sembrare provocatorio. Per altri, invece, è la dura quotidianità intrinseca nella propria passione. Youtube Italia non è fatto per la gente per bene. Questa frase mi è stata suscitata dopo un esperimento effettuato da me stesso negli ultimi 365 giorni.

Difatti, da un anno a questa parte, ho deciso di mettere a tacere la vocina che da grillo parlante mi spingeva a segnalare sulla rete tutte le varie porcate che i vari volti di Youtube commettevano per seguire l'editto che più o meno l'estate scorsa era sulla bocca dei più importanti personaggi della Youtube Italiana: "Con tutto il tempo che avete speso per criticarci, potevate fare dei video e accrescere voi la community". Questa è la versione più carina rispetto alle decine di declinazioni che ne sono state fatte che - in parole povere - inneggiavano al "non cagateci il ca**o - siamo coscienti del fatto che creiamo contenuti simil m*rda - Youtube è un lavoro - voi state soli lì a criticarci - rosiconi".

A quel punto ho deciso di fare mio quel grido di asfissia, calmando i miei bollenti spiriti da ragazzo spesso molto informato dei fatti: le varie cose che potevo dire sul conto di alcuni le ho centellinate col contagocce rispetto all'oceano che nel giro degli ultimi mesi si è venuto a creare. E fidatevi: quante cose non ho detto e che ad oggi mi sto mangiando le mani a non averle sputate fuori!

Tornando a noi, zittendomi, mi sono concentrano anima e corpo alla creazione di video: ne ho sparati almeno uno a settimana a partire da metà dicembre 2012. Vlog certamente di contenuto visto che è quello a cui lor signori dal nome grosso asserivano nei loro editti: non mi sono di certo limitato a far video trash-comedy. Il risultato è stato questo: nel giro degli ultimi 6 mesi, ho raggiunto +450 iscritti e +13.000 visite su Youtube; oltre a dati puramente insignificanti sugli altri social di riferimento (un centinaio di following su Twitter e Instagram). Numeri alla mano, non è di certo un risultato fantastico visto il tempo e l'impegno costato per raggiungere questo obiettivo.

Ad avvalorare la teoria del "Youtube Italia non è fatto per la gente per bene" è stato un mio autogol. Sforando per un attimino la promessa di silenzio che mi ero fatto, ho pubblicato sul mio canale vlog due video nel quale lasciavo intendere nei titoli che avrei parlato spudoratamente male di qualcuno. Mi sto riferendo a "Cinzia x la Pelle: tutta la verità" e "Mikeligna finisce su Real Time"; video che senza alcun impegno mi hanno fruttato 12mila visite il primo e 15mila il secondo.

Con questo cosa voglio dire? Voglio dire che al diavolo tutte queste fantasticherie sul fatto che in Italia si può raggiungere una discreta popolarità solo puntando sui contenuti. Se non fai lo spalatore di m*rda (come molti sono arrivati a fare in giro) non vai da nessuna parte! Se non fai il prezzemolone della situazione (capace di invischiarsi anche in una lite che dista lontano kilometri da te e quello di cui ti occupi) non sarai mai nessuno! Agli italiani piace la volgarità, la mischia e il pettegolezzo facile. Il resto è "noia".

Il Gì Pensiero finisce qui.
Youtube Italia non è fatto per la gente per bene Reviewed by Gigi Gx on 16:02 Rating: 5

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