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L'OMOFOBIA de LeTreEffe è sintomo d'ignoranza?


"L'OMOFOBIA" è il titolo dell'ultimo video di un gruppo di youtuber che in quest'ultimo periodo si stanno facendo strada nel celeberrimo sito di videosharing a colpi di video ironici e spiritosi, ovvero LeTreEffe. Il titolo di questo articolo dunque non è accusatorio ma semplicemente di richiamo. Perché sono qui a parlarvi di questo video? Semplicemente perché il tema in questione mi sta particolarmente a cuore ma soprattutto perché  - probabilmente nella noncuranza con cui questi giovani ragazzi si sono approcciati alla creazione del testo di questo video - sono stati veicolo di un messaggio assolutamente sbagliato in più punti. Qui di seguito troverete il video e le correzioni che sarebbe giusto fare.


Omosessualità. Che cos'è l'omosessualità se non una scelta. Scelte come tante altre, come: "Che giacca metto oggi?", "Cosa mangerò a pranzo?", "Che macchina comprerò?"
Già nell'apertura del video in questione si parte col piede sbagliato. L'omosessualità viene posta come una scelta. Capite bene che non c'è nemmeno bisogno che io stia qui a spiegare che l'orientamento sessuale di un qualsiasi ominide non è una scelta; non ci si sveglia la mattina pensando: "Ma sai che ti dico? Oggi mi piacciono le donne" piuttosto che "Oggi vado a gigolò". L'omosessualità è un concetto che ha a che vedere con la sfera comportamentale di una persona.

Probabilmente la frase detta nel video voleva essere una versione un po' più contorta di quella annunciata in un noto spot tv che ultimamente poneva il quesito: "Sei sul lettino di una sala operatoria: vuoi sapere se il chirurgo che sta per aprirti come un melone è etero, gay o non ti importa?". I ragazzi si sono, poi, difesi dicendo che con scelta intendevano la scelta di essere dichiarati al pubblico o no ma è parsa a molti una semplice arrampicata sugli specchi. La frase è quella, inconfutabilmente.

Scienziato: Ma per la scienza di adesso una cosa è certa: dall'omosessualità non si può guarire. Si è così, e basta! Comunque ci sono molti studi ancora aperti a riguardo...

Nel gioco della parti di Tom&Gerryiana memoria (angioletto e diavoletto) vengono rappresentate le due campane sul pensiero. Parte lo scienziato che, dopo aver letto uno spiegone copia-incollato da Wikipedia, e dopo aver sottolineato che l'omosessualità potrebbe essere un fattore genetico (quindi non una scelta, il DNA non te lo scegli come fai con i surgelati al negozio)  conclude con un epiteto che solo un leghista o un brano di Povia avrebbe potuto enunciare: se sei Gaytudine non puoi guarire!

Il termine "guarire" indica un "rimettersi in salute" o "far scomparire una malattia". L'omosessualità non è una malattia. L'uso sbagliato di una terminologia così sempliciotta ha giocato una seconda figuraccia agli ideatori del video.

Prete: Non si parla di gay nella Bibbia

Da ateo convinto non dovrei correggervi in questo ma lo ritengo necessario. Se i ragazzi de LeTreEffe fossero stati leggermente scaltri avrebbero scoperto che effettivamente il termine "gay" non c'è (rispetto all'33 DC è un neologismo), ma di omosessualità se ne parla eccome. Per esempio, il Levitico si esprimono molto chiaramente sull'amore fra persone dello stesso sesso: "E con un maschio non devi unirti come con una donna, è cosa abominevole".

Del resto, se i cattolici hanno questa forte avversità nei confronti della popolo LGBT è proprio perché è scritto nero su bianco nei dettami del lor Signore. Ah! La mia insegnate del catechismo Maria è stata molto brava ad inculcarmi questa nozionistica.

Secondo me la parola "omosessuale" non dovrebbe esistere. Non fraintendetemi: non sto dicendo che gli omosessuali non dovrebbero esistere; sto dicendo che non dovrebbe esistere il termine in sé. Perché affibbiare un termine a qualsiasi cosa? Con in solo risultato di escluderlo ancora di più dalla normalità!

Da questa affermazione, scaturiscono delle domande. Ovvero cosa vi ha fatto di male l'italiano? Perchè un termine comune dovrebbe essere cancellato? E come se io decidessi da un giorno all'altro di cancellare il termine "quadrupedi", o "mestieri". Non ha alcun senso. Forse l'affermazione voleva avere una presa più poetica ma il termine da usare sarebbe dovuto essere "omofobia" non "omosessuale". Così facendo, non fate altro che ricalcare le gesta de I Soliti Idioti: "ti da fastidio la parola O-MO-SE-SSHU-A-LEE?".

Tornando alla citazione, non mi dilungo sul significato del termine "normalità" su cui si sono spesi  addirittura celebri trattati.

L'omosessualità è una ideologia... (Non usate il termine omosessuale), non catalogate le persone perché sono per qualcosa diverse da voi ma anzi cercate di cogliere il lato positivo dal carattere di ognuno di noi...

Dai, "ideologia" ve la voglio passare anche se... è quel "cercate di cogliere il lato positivo", come se Gay fosse una colpa. Ma magari mi sbaglio ad interpretare quel momento fumoso. In conclusione, "Io sto dalla LORO parte" non vi sembra un po' razzista? Quasi a dire: io sto di qua e voi state di là. Ma non era un videomessaggio di congiunzione, di pace, di VolemoseBeneTuttiAssiemeViciniVicini?


Apprezzo il gesto (anche se probabilmente il video doveva sfruttare il tema "caldo" per macinare visualizzazioni) ma se volete parlare di qualcosa, quanto meno, curate bene i testi. Grazie :)
L'OMOFOBIA de LeTreEffe è sintomo d'ignoranza? Reviewed by Gigi Gx on 23:46 Rating: 5

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