Ma l'8 marzo è la festa delle poco di buono?

La giovine cittadinanza della mio paese oggi è andata in subbuglio.

Su una pagina facebook inerente ad un noto locale, ha pubblicato un album di foto scattate durante una serata dell'8 marzo scorso. Spogliarellista in mutande a parte, le foto erano un po forti devo dire tipo ragazze che mangiano banane, robe coi cetrioli ... insomma cose non propriamente puritane. Il risultato è stato che alcuni utenti iscritti alla pagina in questione si sono accorti delle foto e hanno iniziato a ricondividerle con dei messaggi d'allerta: "Ragazzi, questa è la nuova generazione", "Che vergogna!" e simili.

C'è da dire che in queste foto erano pure taggate alcune delle ragazze fotografate. Età media 15-19 anni. Da lì in poi, tutto è degenerato. Le foto son passate di bacheca in bacheca fino a che, gli amministratori della pagina  hanno ben pensato di eliminare l'album. Nuove polemiche: "Eh! Ma voi censurare questo scempio...!". Vabbè, non ve la voglio raccontare tutta la storia...

In definitiva, il locale ha organizzato questi giochi hot, le ragazzine vi hanno partecipato e un intelligentone ha ben pensato di pubblicare tutto su facebook. Immancabile il moralismo generale. Sarò sincero, di solito sono fra quelli che fanno la morale ad alcuni atteggiamenti da bacchettare però stavolta non posso dare colpa agli organizzatori dell'evento.

Mi spiego meglio con un esempio. Se ho voglia di cenare fuori e vado in un ristorante dove nel menù vedo cose che non mi piacciono, prendo la mia giacca ed esco immediatamente. Stessa cosa per queste ragazze. Probabilmente queste ragazzine si sentivano galvanizzate nel farsi imboccare un cetriolo intero o nell'immergere la faccia in un contenitore pieno di panna. La festa delle donne è diventata la festa delle poco di buono.

Eppure nel 2012 dovrebbe essere facile andare su Wikipedia e leggere il significato di questa "festa".
Il Gì Pensiero finisce qui.