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Lino Banfi o... Lino Banksy? Viva la Vera Arte!

Qualche giorno fa, nella mio paese, c'è stata l'inaugurazione del Teatro Lembo: l'unico teatro al momento funzionante dopo anni di vuoto teatrale.
La cerimonia d'inaugurazione è stata la sagra del vecchiume: i politici si sono ridotti a trasformare quell'evento come un modo per far campagna elettorale ed elargire primizie da comizio,  un orchestra che ha suonato i soliti salamelecchi, l'intervento di un illustre concittadino misto a dialetto e aneddoti coloriti, pochissimi giovani sul palco (direi quasi nessuno, anzi una sicuramente c'era ma... preferirei non esprimermi).

Tornando al tema d'introduzione, potrei spendere molte parole sul personaggio di Lino Banfi, personaggio acclamatissimo dai miei concittadini perché spesso si divertiva a citare "Canosa" fra una "Cima di Rèpa" ed un "Chemmenefrecaammè" (noi, abitanti di Canosa non hanno quell'accento, ndr), oppure perché... ehm... vabbè, al momento non vi sovvengono altri motivi. In ogni caso, c'è qualcuno che non solo si è limitato ad acclamarlo con applausi ed omaggi ortofrutticoli, c'è persino qualcuno che gli ha dedicato delle opere d'arte. L'artista in questione è Lino Banksy.

Nel 2010, La Repubblica scriveva:
Dal rinomato artista inglese prende in prestito  il nome e la genialità(Banksy, ndr). Ma Lino Banksy va oltre: i graffiti ormai storici che popolano le strade di Londra si mescolano alla sua passione per l’icona tutta pugliese Lino Banfi. Ecco così spiegato Lino Banksy, nuovo tormentone della rete che con sapienti fotomontaggi porta il faccione simbolo della commedia sexy all’italiana sui muri del mondo. L’autore si definisce un “artista di streda” – una svista ortografica obbligatoria per rendere ancora più chiaro il legame con l’attore di Andria – e resta anonimo come il maestro inglese. La visibilità la deve a Facebook e al popolo di Internet. Le sue imitazioni sono irriverenti come gli originali, forse anche di più perché dissacrano ulteriormente il messaggio urbano, innovatore e pacifista di Banksy con quelle frasi trash che hanno segnato il successo di Banfi, divenute ormai patrimonio della cultura televisiva di ANNA PURICELLA







Bloggokin ha detto di lui:
Non servono molte parole per definire le opere di Lino Banksy, artista di "strEda". I lavori di Lino Banksy ripropongono con genialità le opere del più quotato Banksy aggiungendo (e non sottraendo) elementi preziosi e molto molto italiani, reinterpretando le idee e le opere originali dello street artist inglese.
L'artista in questione, sconosciuto a tutti è finito anche su siti internazionali ( vedi polkadot.it). Spero di aver acculturato anche una sola piccola persona con questo piccolo post ma sopratutto spero di aver portato un messaggio diretto e monodirezionale: POPOLO, DATE SPAZIO ALLE GIOVANI LEVE!

Il Gì Pensiero finisce qui.

NB: 2 fonti su 2, citano Andria invece che Canosa. Complimenti! 
Lino Banfi o... Lino Banksy? Viva la Vera Arte! Reviewed by Gigi Gx on 00:12 Rating: 5

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