L'Ice Bucket Challenge, alla fine, è servito
Mi mette sempre una tristezza addosso quando scopro che in Italia scoppia l'ennesima polemica sterile. Perché diciamocelo: gli italiani saranno pure un popolo molto caloroso, ma lo è ancora di più quando si tratta di aprire polemiche (anche sul nulla). La più quotata d'agosto è quella sull'Ice Bucket Challenge: una sfida solidale realizzata a colpi di video dove gli sfidati dovevano buttarsi un secchio d'acqua gelata addosso -filmandolo- ed effettuare una donazione a favore della ricerca contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica.
Voi direte: ma come si fa a fare polemica su qualcosa che ha a che vedere con la beneficenza? Eppure, anche stavolta non sono mancate frecciate e cattivi pensieri. Prima polemica fra tutta era quella dello snobismo: "Questi fanno i videi però non mandano i soldi in beneficenza!" dice compare Turiddu sul suo profilo Facebook. Complice anche un farlocchissio articolo pubblicato da qualche sprovveduto de Il Fatto Quotidiano. Peccato, però, che i soldi sono arrivati eccome; l''AISLA ha confermato che grazie a questa iniziativa è riuscita a racimolare oltre 1,4 milioni di euro.
Poi c'è stata la polemica contro Luciana Littizzetto che avrebbe donato "solo" 100 euro. "Eh, ma la Littizzetto prende miGlioni e miGlioni dalla Rai!" dice la comare Cozzolino sulla sua paginetta Facebook. Peccato, anche qui, che i singoli partecipanti avrebbero dovuto donare solo 10 euro, non 100. La monologhista si è persino scusata per quanto accaduto visto che - a far la beneficenza - si è vista subissata da insulti di ogni sorta. (Poi non ho capito perché bisogna continuamente fare i conti in tasca alla gente, mah).
Siccome non ci facciamo mancare niente, e siccome non c'è due senza tre, un'altra polemica riguardava il fatto che i soldi inviati sarebbero potuti finire nelle tasche di truffatori e non della ricerca. "Beh, che non lo sappiamo come vanno a finire queste raccolte fondi? Che fino hanno fatto i soldi dei terremotati, quelli del sms?" asserisce la signora Anna, abbarbicata sul suo balcone. Tranquilla, signora Anna, i soldi sono finiti direttamente all'AISLA, visto che le donazioni non sono mai state fatte su conti di intermediari o numeri telefonici speciali.
E poi, vabbè, qualcuno ha voluto proprio strafare, cercando in qualche modo di punzecchiare politici o altre cariche detto Stato. Come? Chiedendo a Matteo Renzi di vendere un F35 e devolvere quanto ricavato alla ricerca. Così, come fossimo al mercatino dell'usato.
E per concludere: c'è chi si è indignato perché l'Ice Bucket Challenge era diventato un semplice gioco dell'estate. Un gioco estivo che ha acceso qualche speranza in più...
L'Ice Bucket Challenge, alla fine, è servito
Reviewed by Gigi Gx
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20:47
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